a cura del Coordinamento della Pastorale Carceraria
del mondo penale – USMI Nazionale
SEGNO PROFETICO
Giustizia riparativa
(…) La redenzione non è facoltativa, ma è il fine delle carceri, con quello che richiede progettualità, cura della persona, condizione di vita, possibilità. La sicurezza è una preoccupazione importante e, considerando le nostre paure e fragilità, ancora più decisiva, specie se viene agitata e usata sfruttando la poca memoria, l’emozione, la tentazione di giudicare usando l’istinto e non la ragione. È proprio per la sicurezza che è decisiva la giustizia ripartiva, che trova un pieno compimento in questi percorsi specifici, se vogliamo particolari perché tutti, come deve essere, legati alle scelte personali, a condizioni difficilmente ripetibili eppure tutte tese a ricostruire quello che il male lacera. Quelle che leggiamo sono esperienze che confermano nella visione di fondo della giustizia e nella possibilità di uscire dalla tentazione della vendetta, del giustizialismo, che offendono soprattutto la giustizia e illudono di ottenere sicurezza mentre, al contrario, mettono le premesse per la recidiva. Per spezzare la catena del male è richiesta proprio una visione riparativa, che significa lavoro, opportunità, un sistema non di sconti o scorciatoie, ma di diritti e doveri che siano sicuri e soprattutto ci siano per davvero e in maniera continuativa, non episodica o solo “volontaristica”. (…). (Dalla Presentazione del cardinale Matteo Zuppi)
Formato cm 14,8 x 21
Pagine 112
ISBN 979-12-80654-64-9
€ 15,00





