PER ME IN PARADISO DEV’ESSERCI IL MARE
Autobiografia di una vita qualunque
Ho cercato di mettere nero su bianco quello che mi ha fatto soffrire e gioire… una sorta di auto-psicoanalisi. E mi sono resa conto che non è stato lo scrivere a creare imbarazzo, anzi, le parole, tuttora, trasudano come durante uno tsunami. Il vero problema è stato leggere e rileggere il tutto con fredda oggettività; è stato osservare queste pagine come uno spettatore esterno. Un time-lapse di eventi apparentemente casuali ma decisivi nella mia vita.
Ho pianto molto scorrendo avidamente, più volte, il mio manoscritto. Per la bambina che sono stata e ora è perduta, per l’adolescente piena di sogni e speranze disattese, per l’adulta disillusa e insofferente che sono diventata… Questo vorrei condividere… le mie esperienze, crude, reali e molto personali. Ne ho bisogno.
Si tratta di un grido di palese sofferenza da parte di una persona qualunque ma per me non proprio secondaria… io.
Perché, quando tiri fuori tutto, non devi più nasconderti e sei in qualche modo libero. Perché, quando ci sentiamo colpiti da eventi fortuiti o da persone a noi care, tutti sentiamo la necessità di scavare nella ferita e tirare fuori il veleno, come la suppurazione di una piaga. Perché la vita di ogni persona è marcata da eventi unici ed è pervasa da milioni di variabili, ma il dolore è lo stesso, l’afflizione è simile, la paura ci accomuna. Siamo tutti uguali, ognuno nella propria diversità.
Per me è stata un’introspezione feroce, senza freni, senza inibizioni. La ricerca, a tratti fallimentare, di motivazioni laddove non sembra esserci mai una ragione. Un continuo inseguire la felicità, che per quanto rallenti quasi da poterla toccare, è sempre e comunque qualche passo più in là…
(L’Autrice)
Formato cm 14,8 x 21 Pagine 96
ISBN 979-12-80654-15-1 € 14,00